Il Negroni: quasi 100 anni per il cocktail nato a Firenze

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La storia del Negroni, uno dei più famosi cocktail da aperitivo internazionali, ha inizio a Firenze nel 1920 (sta quindi per festeggiare i suoi primi anni).

Il Negroni nasce in una Firenze nobile, crocevia di razze e di incontri internazionali.

Entrando nell’aristocratico Caffè Casoni di Via de’ Tornabuoni, il conte Camillo Negroni, appassionato viaggiatore e fiero e incallito bevitore, chiese un drink un po’ più forte rispetto al classico Americano, suggerendo al barman Fosco Scarselli per prima cosa di togliere il seltz, e poi di aggiungere qualcosa.

Alla fine optarono per il gin, liquore che il Negroni aveva scoperto durante i suoi viaggi londinesi. Il nuovo aperitivo piacque molto non solo al conte, ma anche ai modaioli avventori del mondano Caffè Casoni. Quello che per lui divenne in breve «il solito», fu denominato dal bel mondo dell’epoca come un “Americano alla moda del conte Negroni” , ovvero con il “rinforzino” di gin…

Ancora oggi, come tanti anni fa, il Negroni continua a mantenere le caratteristiche del suo inventore: accattivante, seducente e sempre in giro per il mondo. È considerato uno tra i più classici cocktail da aperitivo italiani, per chi ama iniziare la serata con sapori decisamente forti.

Come si prepara

Il Negroni si prepara direttamente in un bicchiere basso e largo, detto “tumbler basso” o “old fashioned”. Il ghiaccio (5/6 cubetti), deve essere cristallino. Sarebbe buona norma anche ghiacciare il bicchiere, scolando poi l’acqua che si è formata dal raffreddamento del vetro. A questo punto si può cominciare versando nel bicchiere 1/3 di gin, poi si aggiunge 1/3 di Vermouth e si completa con 1/3 di bitter. Si gira con cura dal basso in alto e si pone la guarnizione, ovvero mezza fetta di arancia.

Curiosità

Il Caffè Casoni non ebbe la stessa fortuna: terminò la sua attività negli anni ‘30. Si è poi trasformato nel Caffè Giacosa, locale acquistato anni fa dal noto stilista fiorentino Roberto Cavalli.