Storia dei pici, piatto simbolo di Siena… e del Caffè Paradiso

pasta caffè paradiso

I pici, un piatto must della zona di Siena, sono il simbolo del pranzo al Caffè Paradiso.

I pici con il sugo alla “nana“ ( anatra ), i pici alle briciole, i pici all’aglione. Questa pasta, spesso ancora oggi preparata a mano come tradizione vuole, è uno dei cavalli di battaglia di Siena e provincia, ma anche del Valdarno (a fine articolo scoprirete perché). Qualunque sia il condimento che preferite, nel territorio senese è possibile gustare il sapore inconfondibile dei pici, “lontani parenti degli spaghetti” come li definisce Giovanni Righi Parenti nel libro “La cucina toscana in 800 ricette tradizionali”. La storia dei pici, lunghissimi, grossi ed irregolari fili di pasta, sembra legarsi a doppio filo con quella degli etruschi. 

Prime testimonianze dei pici si trovano nella Tomba dei Leopardi di Tarquinia, monumento funerario del V secolo a.C. che raffigura un banchetto: un servo porta a tavola una scodella contenete una pasta lunga, irregolare, che sembra a prima vista proprio un’antenata degli odierni pici. I pici, provenienti quindi dal viterbese, sarebbero poi arrivati in Val di Chiana. C’è invece chi li vede nascere direttamente dalla tradizione culinaria contadina della Val D’Orcia e più precisamente di Celle Sul Rigo, San Casciano dei Bagni (SI). Qualunque sia stata la loro vera origine, i pici restano un vanto della cucina toscana, un primo piatto dal profumo inconfondibile e dal sapore unico.

Da provare nel nostro menù del pranzo: i pici Paradiso. Pasta preparata artigianalmente con le nostre mani, a base di pecorino romano, pomodorini pachino e panna e servita con una bella foglia di basilico a guarnizione. 

I Pici Paradiso